I Tredici di Irene Visentin, primi indizi parossistici

Cover e sinossi svelate. Non vi resta che attendere qualche giorno. Intanto abbiamo qualcosina da raccontarvi.

C’erano una volta un gasteropode terrestre polmonato, un pirografo, una canzone, un abito di pizzo, il vento arancione e una scatola di cartoncino. Manca ancora qualcosa, ma sarà per la prossima… volta!

Cosa sono? Sei oggetti. Sì, in linea generale potremmo definirli così.
Nel nostro caso rappresentano sei indizi. Sei parole-chiave legate al prossimo romanzo in arrivo. Dell’autrice, una penna esordiente molto promettente e caustica, vi parleremo poi.

Immaginate […]

Una chiocciola che vi si agita dentro rovesciando fuori gli istinti sopiti e più estremi; un pirografo che scalfisce le vostre più profonde insicurezze trasformandole in splendidi ricami; una canzone che vi possiede e si espande al di là del vostro involucro di carne; un abito di pizzo che diviene armatura nella guerra spietata dell’amore; il vento di una tragica rinascita dal grigiore monotono; una scatola di cartoncino dove racchiudere una parte di voi stessi da donare all’amato.

Lo avete fatto? Bene. Di sicuro non immaginerete cosa ha invece creato per voi la nostra Irene. Un mondo di parossismo applicato a persone e cose. Soggetti e oggetti.
Pagine horror, racconti grotteschi.
Il prossimo romanzo è un quadro immenso diviso in tanti tasselli. Un affascinante puzzle disturbante. Fatto di splendidi eccessi.

Un’esperienza indimenticabile in luoghi di varia umanità.

E noi ve lo presenteremo così. Un pezzo alla volta. Oggi i primi sei. Tra qualche giorno i rimanenti.

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