
Mentre ci apprestiamo al fantomatico giro di boa sui generi letterari che hanno ispirato la nostra collana, torniamo per raccontarvi di una faccenda lasciata in sospeso.
Quella della disputa su chi, tra Edgar Allan Poe e Alexandre Dumas (padre), sia stato il padre del genere giallo. Quale tra i due racconti, I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe e L’assassinio di rue Saint-Roch di Dumas, abbia fatto da apripista al racconto giallo.
La disputa si è aperta con la riscoperta del racconto di Dumas. Fino al 2012, infatti, quello di Edgar Allan Poe era ritenuto indiscutibilmente all’origine del racconto giallo, poi la ripubblicazione dell’opera di Dumas ha generato il caso.
Poe pubblicò il suo racconto nel 1841 e la sua traduzione ufficiale in francese uscì nel 1847 in seguito alla pubblicazione di alcune traduzioni anonime. La sua notorietà in Francia si diffuse solo nel 1856 con la pubblicazione di una raccolta dei suoi racconti a cura di Baudelaire.
Il racconto di Dumas fu invece pubblicato a puntate su L’indipendente tra il 1860 e il 1861, quando Poe era già morto da 11 anni.
In base alla datazione delle due opere parrebbe essere stato Dumas a plagiare Poe. In realtà la questione è più complessa.
Primo punto di discussione: Poe e Dumas si sono mai incontrati?
Secondo quanto si legge nel racconto L’assassinio di Rue Saint-Roch, Dumas sembra alludere a un incontro con lo scrittore americano nel 1832. I biografi di Poe hanno sempre negato la possibilità di una permanenza dello scrittore a Parigi o in generale fuori dagli Stati Uniti.
Ma se da un lato i movimenti di Dumas nel 1832 sono ben noti e documentati, di Poe non c’è nessuna sua lettera nell’arco temporale che va dal 1831 al 1833. Vi è però una missiva del 16 dicembre 1833 del padre adottivo di Poe, Thomas Ellis, in cui scrive a un suo ex socio dicendogli che non ha molte notizie di Edgar Poe e che le rare lettere arrivategli sono inviate da Pietroburgo.
A questo punto sembra difficile credere che Poe non abbia mai lasciato gli Stati Uniti, se poi si aggiunge che lui stesso ammise di essere stato in Russia e alcuni dei suoi racconti ambientati a Parigi contengono riferimenti accurati di strade che erano realmente presenti nella capitale francese, si può ben dire che Poe sia stato in Europa. Inoltre è improbabile che Dumas abbia scelto l’unico periodo privo di testimonianze epistolari per inventare un incontro con Poe, come sostiene lo studioso americano John Ward Ostrom.
Depone a favore di un incontro tra i due scrittori anche la loro appartenenza alla Society of Cincinnati. La setta massonica e rivoluzionaria era dedita alla liberazione delle colonie americane dall’Inghilterra e in seguito della Francia da Napoleone. Questo potrebbe giustificare la volontà da parte di Edgar Allan Poe di non lasciare tracce della sua permanenza in Europa.
Detto ciò, possiamo passare al confronto tra i due racconti. Ma questo, nella prossima uscita.
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