
L’altra volta eravamo rimasti alla classificazione dei sottogeneri del giallo. Bene. Proseguiamo le nostre pillole misteriose parlandovi del GIALLO CLASSICO. Iniziamo dunque il nostro viaggio in un mondo affascinante e articolato.
Who has done it? (Chi l’ha fatto?)
È questo il punto di partenza del giallo classico, detto anche giallo deduttivo, giallo ad enigma o raramente whodunit (appunto dalla contrazione dell’inglese Who has done it?).
Per capirci meglio è quello in cui un investigatore scopre il colpevole di un delitto servendosi dei vari indizi (più o meno nascosti e fuorvianti) muovendosi, in genere, in una ristretta cerchia di personaggi. In questo sotto-genere rientra quello che è conosciuto come enigma della camera chiusa. Quest’ultimo consiste in un giallo in cui la vittima viene trovata uccisa in un ambiente apparentemente inaccessibile, come ad esempio può esserlo una stanza o un qualsiasi altro luogo sigillato dall’interno.
Un esempio? Conoscete il famoso I delitti della Rue di Edgar Allan Poe? Ecco, quello è proprio un modello di enigma della camera chiusa.
Caratteristica del giallo classico è quella di far muovere di pari passo all’investigatore lo stesso lettore, in modo che possa giungere alle medesime deduzioni e conclusioni logiche individuando il colpevole in quella che diviene una sfida.
A tal proposito ci sono delle vere regole da rispettare. Esiste infatti il decalogo di Ronald Knox.
Quali sono le dieci regole di questo famoso “codice per giallisti”?
Di questo vi parleremo nella prossima uscita.
E a proposito di Edgar Allan Poe, vi racconteremo della disputa con Alexandre Dumas (padre) legata alla nascita del genere giallo.
La cosa si fa sempre più interessante. Non trovate?
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